theorèin
biografia di Giuseppe Marcantonio

Nato a Pescara, inizia a fotografare alla fine degli anni Settanta.

Comincia quasi subito a sperimentare immagini grafiche e di ricerca. La sua arma fortemente voluta è il colore che unitamente alla forma rigorosamente esasperata imprimono ai soggetti una luce di mistero tra reale e irreale.

Anche nella ricerca sulle immagini deformate,le pennellate di colore danno fortemente l'emozione di assistere a dei dipinti dove le figure sembrano grottescamente allungarsi per sparire nella scena.

Iscritto inizialmente a vari club fotografici della propria città natale inizia a frequentare corsi e stage con fotografi famosi quali Fontana, Giacomelli, Rocchi, Berengo Gardii ed altri.

Frequenta alcuni anni il più noto ritrovo di fotografia ad Arles in Francia, nel mese di luglio, avendo così modo di conoscere artisti di grande calibro e direttori di numerose riviste internazionali, a cui ha fatto seguito successivamente, l'opportunità di esporre le proprie opere in diversi stati europei.

Nel 1986 viene invitato con altri artisti, tra cui Berengo Gardii, dalla regione Sicilia nella valle del Belice al fine di creare un archivio fotografico sulle zone terremotate.

E' vincitore di oltre trenta medaglie d'oro, d'argento e di bronzo a concorsi internazionali in Romania, Francia, Portogallo, Cina, Argentina, Inghilterra, Belgio, Austria, Australia, Canada, India e Turchia.

Ottiene oltre 150 premi in Italia.

Ha esposto in mostre fotografiche in Russia, Francia, Spagna, Cina, ex Jugoslavia, Inghilterra e in Italia in numerose città.

Ha avuto pubblicazioni su riviste quali:

  • Fotocine 80 nel 1985-87 "Foto copertina e ampio servizio".
  • Fotocine 80 "Quando le immagini parlano di musica".
  • Photo 1984,
  • Reflex 1986 "Copertina"
  • Diversi numeri di New Age
Sue immagini sono apparse su calendari realizzati per alcune aziende.

Ha realizzato copertine di CD, di libri e testi di poesia.

A Foix in Francia, oltre alla copertina di una rivista locale, la stessa foto è stata stampata come cartolina.