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Lezione 8
SCHEDA 2)Studio dei palinsesti: LA QUALITA' TELEVISIVA Tutti i dati si riferiscono ad una settimana - campione dal 26 novembre al 2 dicembre 1995
Presupposti
Parliamo di qualità televisiva ritenendo prioritari alcuni elementi:
che la Tv informi, educhi, permetta una conoscenza dei fatti del mondo, proponga una riflessione su di essi; permetta la conoscenza e diffonda cultura; sia servizio ai cittadini; diverta rispettando le categorie più facilmente impressionabili e influenzabili.
La prima scheda che presentiamo raccoglie dei dati generali ricavabili dall'analisi dei palinsesti settimanali. Naturalmente essi possono variare nel corso dell'anno e quindi le cifre essere diverse: ciò che abbiamo raccolto vale in modo indicativo e ci serve per capire quali e quante trasmissioni caratterizzano le varie Reti più seguite sul territorio nazionale
* non sono effettivamente quantificabili le repliche
Rai produce anche documentari, vengono pertanto esclusi dal conto i documentari della produzione straniera. Su Fininvest non è stato possibile rilevare se ha produzioni proprie di documentari.
In Cultura per Fininvest abbiamo raccolto il Maurizio costanzo show e Sgarbi (rimanda alla scheda specifica)
In questa scheda raccogliamo quanti e quali tipi di "varietà" sono presenti sulle varie reti. In alcuni casi è molto difficile distinguere tra le diverse tipologie perché soprattutto le trasmissioni dette "contenitori" presentano al loro interno, vari momenti di spettacolo, informazione, talk - show.
L'idea di "contenitore" è la più grossa novità rispetto ai varietà tradizionali: esso infatti é sostanzialmente il varietà tradizionale, ma esteso nell'arco di diverse ore: ha la funzione di dare una continuità e un apparente "filo comune" allo svolgersi dei vari momenti, cercando di tenere "ancorato" lo spettatore sulla propria rete. Questo naturalmente per le ragioni di audience e quindi per la possibilità di avere investimenti pubblicitari. La pubblicità stessa viene sempre più inserita non in siparietti riconoscibili, ma nei discorsi dei presentatori stessi, segnalata solo da piccole scritte che segnalano "messaggio promozionale". In questo modo lo spettatore non può esimersi dal ricevere la comunicazione pubblicitaria.
Lo stesso accade in molti show di minor durata soprattutto nelle televisioni commerciali, che vedono una parte consistente del loro tempo, impegnata in una più definita "televendita". La Televendita assume poi in molti casi, caratteristica di "genere autonomo di spettacolo".
Le trasmissioni più "pure" sono gli show sportivi che però al loro interno possono anche contenere dei quiz ( Rai - Fininvest) o delle televendite (Fininvest). In pratica, ogni trasmissione di varietà è sempre e comunque un "contenitore": questo perché la varietà continua delle situazioni dinamizza e spettacolarizza le trasmissioni che consentono quindi di tenere maggiormente ancorato all'ascolto il telespettatore.
- Dato importante che emerge è che, soprattutto nelle Tv commerciali, LA PUBBLICITA' E' STATA TRASFORMATA IN UN GENERE DI SPETTACOLO, con le televendite, sia che esse siano inserite in un contenitore, sia che esse abbiano struttura a se stante. La pubblicità é un "sipario" obbligato per ogni tipo di trasmissione. tanto più per il varietà che arriva al paradosso di essere costituito per veicolare quel messaggio pubblicitario. I quiz si mantengono in generale, più puri come "genere" ma anche essi, soprattutto nelle tv private, hanno larghi spazi per le televendite, che sembrano il reale oggetto dello show.
- Nella categoria di show, rientrerebbero a pieno titolo anche alcune trasmissioni ad argomento giornalistico della fascia pomeridiana ( Rai 1, Rai 2 e Rete 4). Esse sono costruite esattamente sulla struttura dello show, dove però i "numeri" del varietà sono i diversi servizi giornalistici e di costume. Gli argomenti sono scelti naturalmente, tra i più banali e semplici, o sviluppati su forti
sensazioni che riguardano la sfera personale ( rappresentano la massima degenerazione dell'idea di giornalismo come servizio)
- Programmi come i Talk - Show possono avere anche una dimensione culturale più profonda, a seconda di cosa i conduttori vogliono sviluppare. Alcuni talk - show per le loro caratteristiche, potrebbero essere considerati anche tra le trasmissioni "culturali", in senso lato.
- Molti "show" sulle tv commerciali, sono in realtà anteprime sui programmi della settimana oppure sui film in proiezione nelle sale cinematografiche, spesso mandati più volte in replica a diversi orari nell'arco della settimana.
Nei sondaggi effettuati dal Radiocorriere si nota un grosso limite quando si pone agli intervistati una domanda sugli show. Essa presuppone infatti il modello tradizionale di show che in realtà non esiste più
La grande differenza con gli show della Tv degli anni '60, '70 ( e parte degli '80) sta in una questione semplice: prima essi, mutuati dal varietà teatrale avevano lo scopo di divertire il pubblico e lo spettacolo aveva questa finalità.
Ora il varietà deve rimanere di sicura presa perché serve per veicolare la pubblicità o per offrire spazi pubblicitari ad alto prezzo. Il referente sono i pubblicitari e non il pubblico per cui si tende a sempre più sicuri effetti di interesse e di comicità, semplificando la struttura degli spettacoli e impostando trasmissioni grossolane ma di sicura presa superficiale e spettacolare.
Fatti e misfatti (Liguori pensiero)
- per fare dei commenti, basta guardare e valutare gli argomenti offerti da ciascuna Tv
Theorèin - Anno 2003
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