L'eco di quanto detto nella precedente lezione, ci porta dritti verso la figura di Filippo Tommaso Marinetti, in cui la mistica della macchina riflette la mistica dell'anima dalla quale deriva storicamente e logicamente.
Siamo negli anni 1910 e 1914 quando vengono pubblicati due manifesti futuristi:
L'uomo moltiplicato e il regno della macchina e Lo splendore geometrico e meccanico e la sensibilitą numerica.
Una parte interessante del primo manifesto recita cosģ: «Bisogna preparare l'imminente e inevitabile identificazione dell'uomo col motore, facilitando e perfezionando uno scambio incessante d'intuizione, di ritmo, d'istinto e di disciplina metallica. Noi aspiriamo alla creazione di un tipo non umano nel quale saranno aboliti il dolore morale, la bontą, l'affetto e l'amore, soli veleni corrosivi dell'inesauribile energia vitale, soli interruttori della nostra possente elettricitą fisiologica. Noi crediamo nella possibilitą di un numero incalzante di trasformazioni umane, e dichiariamo senza sorridere che nella carne dell'uomo dormono delle ali. [...] Per preparare la formazione del tipo non umano e meccanico dell'uomo moltiplicato mediante l'esteriorizzazione della sua volontą, bisogna singolarmente diminuire il bisogno di affetto, non ancora distruttibile, che l'uomo porta nelle sue vene. L'uomo del futuro ridurrą il proprio cuore alla sua vera funzione distributrice. [...] L'uomo moltiplicato che noi sogniamo, non conoscerą la tragedia della vecchiaia!»
Un sottile filo lega il divenire macchina marinettiano, al divenire anima di Ignazio di Antiochia; l'elemento comune č da ricercarsi in quella avversione radicale per il corpo in quanto biologia, in quanto natura.
Sia in Ignazio che in Marinetti il corpo va annientato essenzialmente perchč mortale e corruttibile. In un passo del Manifesto tecnico della letteratura futurista sempre di Marinetti si legge: «Dopo il regno animale, ecco iniziarsi il regno meccanico. Con la conoscenza e l'amicizia della materia, della quale gli scienziati non possono conoscere che le reazioni fisico-chimiche, noi prepariamo la creazione dell'UOMO MECCANICO DALLE PARTI
CAMBIABILI. Noi lo libereremo dall'idea della morte, e quindi dalla morte stessa, suprema definizione dell'intelligenza
logica».
Nella macchina di Marinetti dunque si annida l'anima di un certo tipo di cristianesimo che abbiamo visto.
Theorčin - Dicembre 2002 |