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La risposta di Vico
DEL METODO. CRITICA A CARTESIO Vico indaga realtà diverse rispetto a quelle di cui si occupa Cartesio. Egli non contesta il metodo geometrico di per se, quello che contesta è la pretesa di estendere questo metodo ad ogni tipo di sapere. Questo primato del metodo non riconosce i contenuti per quello che sono. Il metodo se è unico tende a produrre delle uniformità che viene a misconoscere la varietà del reale. I fatti non sono dominati dalla necessità dice il Vico perché sono condizionati da circostanze e occasioni che sono diverse e anche soprattutto perché scaturiscono dalle scelte del libero arbitrio. Le cose umane sono dominate dalle occasioni e dalla eletio (scelta). Questo metodo geometrico deterministico se noi lo applichiamo alla vita pratica non lo sopporta. Il problema è: conoscere significa semplicemente andare a scoprire quello che già sappiamo della realtà oppure conoscere è cercare di imparare qualcosa di nuovo? Ecco perché Vico cita spesso la parola discoverta. Il metodo si oppone all'ingegno, dissolve la curiosità perché cerca di accogliere soltanto ciò che è previsto o prevedibile. Prefissare gli sviluppi del sapere, secondo rigide procedure metodologiche, significa presumere di poter sostituire con delle regole l'originalità creativa della ricerca che è peculiare della mente. Vico dice che sono quattro i suoi autori a cui più si rifà, che più l'hanno aiutato nell'elaborare la SN Platone perché ci dice l'uomo come deve essere; Tacito che è uno storico che ci dice più come l'uomo qual è; Bacone e Grozio. Il metodo va bene se ci aiuta a scoprire la realtà. Il primato delle regole metodiche ha fatto sì che «i dotti ebbero gl'intelletti scemi di codesta quarta operazione che dicono metodo». Il metodo non è una sorta di panacea gnoseologica, come fa secondo Vico chi segue l'autorità di Renato delle Carte. L'uomo vorrebbe con brevissimo tempo e pochissima fatica saper di tutto. La ricerca in realtà richiede un impegno assiduo, non sporadico o saltuario e implica pazienza per superare le difficoltà e la fatica che ciò comporta. Vico non manca di sottolineare «l'aspre difficultà che ci han costo la ricerca di ben venti anni». Le discoverte sono frutto dell'originalità della persona con il suo lavoro ed il suo impegno. Mentre i cartesiani vogliono supplire alla mente umana con il Metodo.
Theorèin - Luglio 2005 |