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La risposta di Vico
CONDIZIONE UMANA, SAPIENZA E SCIENZA NUOVA Dice G. Modica che l'atteggiamento di Vico è antiprometeico. L'atteggiamento prometeico è quello che rifiuta ogni dipendenza creaturale dell'uomo, mentre quello antiprometeico è quello che riconosce una dipendenza creaturale a fondamento dell'umanizzazione. Questo atteggiamento di Vico lo si legge spesso quando cita per parafrasi quel detto biblico che dice «Initium sapientae est timor Domini» cioè l'inizio della sapienza è nel timore del Signore, timore inteso come riconoscimento. Quando gli uomini sono caduti nel "divagamento ferino" vengono ricondotti all'incivilimento da "un terribile spavento d'una da essi stessi finta e creduta divinità del Cielo e di Giove", per cui si deve dire che sono stati umanamente eglino generati col timore della divinità. Ecco perché la Scienza nuova si può considerare un'ermeneutica della "sapienza volgare di tutte le nazioni" che diventa un contemplare Dio per l'attributo della sua Provvedenza. Il tuono e il fulmine per il Vico sono le occasioni e non le cagioni dell'incivilimento. Il tuono e il fulmine risveglia ciò che è già presente nell'uomo. La SN è una sapienza riposta cioè una sapienza razionale che però cerca di comprendere la sapienza volgare. Sono due sapienze diverse che contengono un nucleo comune. I due atteggiamenti opposti che abbiamo sono quello sapienzale e quello borioso. Il primo nasce dal desiderio di imparare dalla ricchezza e varietà del reale; il secondo nasce dalla pretesa di rifiutare quell'ordine, per proiettare sulla realtà le escogitazioni del proprio arbitrio. Vico parla di "stolti dotti" che usano delle loro sottigliezze per "calonniare la verità". L'atteggiamento sapienzale che partorisce la scienza, e quindi è domanda di significato, non pretesa di conferire significato.
Theorèin - Dicembre 2005 |