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Torretta dannunziana - Pescara

 

Periodo storico
XX sec.

Tecnica
mattoni a faccia vista

Dimensioni
pianta quadrata
3,5 m ogni lato

Collocazione attuale
Via Raiale - Pescara

 

La storia

 

Una fusione di stili medievali e rinascimentali

La torretta, che sorge su via Raiale ed è attualmente compresa nella recinzione di uno stabilimento industriale, faceva parte di una villa suburbana, più precisamente di una casa di villeggiatura di cui oggi rimangono pochissime tracce.
La costruzione, dell'inizio del secolo, si presenta a pianta quadrata, con il lato di circa 3,5 metri. Il basamento, alto circa 3 metri, presenta un motivo a bugne negli spigoli esterni, seguendo un linguaggio stilistico pseudo-rinascimentale.
Il primo livello, di circa 4,5 metri di altezza, presenta tre finestre monofore in stile neo-gotico che si caratterizzano per gli archi ogivali decorati in pietra e laterizi, con capitelli poligonali.
La prima trabeazione è composta da due cornici che racchiudono una serie di metope.
Nel secondo livello, della stessa altezza del precedente, si aprono quattro finestre bifore rettangolari con archetti polilobati. Le bifore sono separate da una colonnina in pietra, mentre la balaustra è segnata da due piccoli rosoni. Il linguaggio architettonico e decorativo richiama gli stili del XIV secolo.
Il coronamento è formato dalla seconda trabeazione, composta da mensole scolpite e intervallate da archetti ogivali pensili e, in sommità, da una balaustra che conclude lo sviluppo in altezza della torretta.

L'inserimento nella città moderna

Pescara è una città moderna, che ha vissuto la sua fase di più rapida crescita nel corso del XX secolo, fino alla trasformazione in provincia. Il tessuto architettonico, intarsiato di manufatti liberty, presenta ancora nel centro dell'area urbana antichi stabilimenti industriali che ne segnalano la duplice vocazione di centro produttivo e commerciale e di elegante stazione balneare. È a questa duplice identità che si lega il capoluogo adriatico, memore di atmosfere dannunziane della prima metà del secolo e di suggestioni ed esperienze artistiche d'avanguardia, dal secondo dopoguerra ad oggi.
Seguendo questa vocazione, la stessa torretta è stata inglobata all'interno del progetto di riqualifica di Ex Aurum, liquorificio del Novecento, oggi esempio di archeologia industriale. Nella sua forma circolare che si dirama per gallerie e porticati interni, l'edificio è una sorta di anfiteatro novecentesco.

La torretta oggi

Dal 1800 a oggi i passaggi di proprietà sono stati diversi: per eredità, esproprio, donazione e acquisto. Il succedersi dei proprietari non ha sottratto l'opera a un lungo periodo di incuria e mancanza di manutenzione, che ne ha minato la stabilità e l'aspetto. 


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