Crisi chi vince - chi perde
19 e 26 ottobre 2012
La crisi che stiamo vivendo, nata da una finanza distorta, senza scrupoli e senza nessun rispetto per l'uomo, ci impone una presa di coscienza collettiva; una seria riflessione, senza pregiudizi, retaggi di appartenenze politiche o ideologiche. Bisogna capire quello che sta accadendo ed interrogarci sulle possibili soluzioni, per quanto possa sembrare “inutile” affrontare in un luogo così ristretto problematiche che coinvolgono il sistema-mondo.
Dopo le prime due proiezioni dello scorso luglio Inside Job e The last farmer, abbiamo ricevuto diversi apprezzamenti positivi e sollecitazioni a proseguire mantenendo la formula scelta della proiezione e dell’eventuale dibattito spontaneo conseguente.
Nel primo incontro Il sistema monetario: un grande imbroglio partiremo dalla privatizzazione degli istituti di credito voluta con la legge numero 35/1992 Amato–Carli, cui, l’ex governatore della Banca d’Italia, ha fatto subito seguire la legge 82/1992, che dava facoltà alla Banca d’Italia di decidere autonomamente il costo del denaro. In altri termini con queste due leggi la Banca d’Italia è divenuta proprietà di banche private che si decidevano da sole il costo del denaro sancendo così, definitivamente, il dominio della finanza privata sullo Stato. A questo stato di cose seguono i noti scandali bancari (Bond argentini, Cirio, Parmalat, scalata Unipol con il rinvio a giudizio del governatore di Banca d’Italia Fazio, ecc..) con grande danno per migliaia di risparmiatori.
Nel secondo incontro Produzione e consumo: l’obsolescenza programmata si parlerà di cicli produttivi falsati ovvero impostati per creare apparenti profitti in breve termine in modo da incoraggiare azionisti e penalizzare il mercato reale e la vita di coloro che sono costretti a delegare il proprio tempo in funzione di tali cicli. Si aprirà una finestra specifica nell’obsolescenza pianificata o programmata ovvero una politica volta a definire il ciclo vitale di un prodotto. L'obsolescenza pianificata ha dei benefici esclusivamente per il produttore, perché per ottenere un uso continuativo del prodotto il consumatore è obbligato ad acquistarne uno nuovo. L'obsolescenza pianificata è stata criticata sia per l'incentivazione di un surplus di rifiuti, per l'enorme e non sostenibile spreco delle risorse derivante dalla diffusa applicazione di queste politiche e per il fatto di creare artificialmente dei bisogni da parte del consumatore
Le proiezioni, con ingresso gratuito, si terranno venerdì 19 ottobre e venerdì 26 ottobre, alle ore 21.00 presso il Teatro dei Gesuiti, in via del Santuario n.160 a Pescara. |