L'ALTA VAL PESCARA NELL'OTTOCENTO 
dai resoconti dei viaggiatori tedeschi

A cura di: Virgilio Cesarone
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Capitolo 5

I viaggi tedeschi nell'alta Val Pescara

 

Abbiamo già in parte citato i nomi di alcuni viaggiatori che intrapresero viaggi lungo la strada che da Pescara conduceva a Popoli e poi da qui verso Sulmona, o verso L'Aquila o Penne e poi Teramo. Tale strada era l'antica via Claudia Valeria che procedeva da Aternum verso Teate e quindi Foruli, per poi qui dividersi in via Claudia Nova verso Peltuinum ed in Tiburtina Valeria verso Sulmona e Roma. La strada era un percorso obbligato soprattutto per i cultori della storia dell'arte, dato l'enorme interesse che suscitava l'antica abbazia benedettina di San Clemente a Casauria. Tuttavia raramente i viaggiatori solevano addentrarsi nei paesi ai margini della via, che d'altro canto, prestando fede alle descrizioni, non dovevano apparire dotati di parecchi conforts. Qui traduciamo le schematiche notizie sulla zona che Georg von Martens riporta nella sua guida turistica Italien, pubblicata a Stoccarda il 1844:

Abruzzo ulteriore primo
Tra il Tordino ed il Pescara
-Torre de' Passeri, borgo con 1505 abitanti sul Pescara.
Qui venne fondata nell'anno 866 la famosa abbazia be-
nedettina Casauria, della quale il tempo ed il terremoto
del 1706 hanno lasciato in piedi solo poche rovine.
Abruzzo citeriore
Nella zona del Fiume Pescara
-S.Valentino (Interpomium
(1) [sic]), borgo con 3176 abi-
tanti sul Pescara, ad ovest di Chieti.
-Tocco con 3633 abitanti, sulle colline in alto sul fiu-
me, ha l'olio migliore degli Abruzzi.
-Caramanico, ameno borgo con 3486 abitanti nella
valle dell'Orta tra le prime cime della Majella e del
Morrone.
-Nei borghi dell'Appennino Salle con 1415 abitanti,
Musellaro con 560 e Bolognano con 755 vengono pro-
dotte buone corde di budello; queste vennero inventate
qui e l'arte di produrle venne a lungo tramandata nelle singole famiglie, fino a quando questa non venne por-
tata dagli abitanti di questi paesi di montagna a Roma,
Napoli, Lione e Parigi.
-Bussi con 1314 abitanti esporta eccellente vasellame
di ceramica.
-Popoli (Fabianus pagus), vivace cittadina con 3950
abitanti alla confluenza dell'Aterno. Nel giardino
Cantelmi antiche colonne con immagini ed iscrizioni.

Nel febbraio del 1777 il terremoto che aveva l'epicentro nella zona di Sulmona provocò molti danni anche nell'alta Val Pescara. Il ponte sulla via Claudia che collegava il territorio di Tocco a quello dell'abbazia casauriense crollò, frustrando in parte le iniziative imprenditoriali della nuova borghesia presente soprattutto a Torre de' Passeri. Il governo Regio preferì alla riparazione del vecchio ponte la deviazione della strada, con la costruzione di un nuovo tratto che valicasse il Colle morto per ricongiungersi al vecchio tracciato della via Claudia all'altezza dell'odierna Piano d'Orta. Logicamente la deviazione della via Claudia provocò un minore interessamento da parte dei viaggiatori stranieri per quei paesi che erano da questa lontani. Non sono molto dunque le opere di letteratura odeporica che raccontano di viaggi in questa zona. I viaggiatori stranieri che ne hanno scritto più dettagliatamente sono di lingua inglese (il Craven ed il Lear (2)), anche se non privi di interesse sono i racconti del pluritradotto Gregorovius, del Vom Rath e dello storico dell'arte Schutz; di tali passi presenteremo la traduzione nelle prossime pubblicazioni. 


(1) L'antico centro di Interpronium sorgeva secondo alcuni storici nella località indicata dal von Martens (l'odierno territorio del comune di Scafa); secondo altri - ipotesi questa di maggior credito - nella zona dell'abbazia benedettina di Casauria.

(2) Entrambi attraversarono la valle provenienti da Sulmona e diretti vero il mare; il Craven parla di Popoli, Tocco, di San Clemente e dell'isola Casauria, descrivendo minuziosamente i luoghi e le condizioni del viaggio. Diverso è il resoconto del Lear per spirito e rigore, determinati forse dall'episodio che trascriviamo: "Tor di Passere non ci ha interessati affatto, e ce la ricordiamo solo per l'eccessivo agitarsi della polizia per causa nostra. Stavo facendo un giro attorno mentre intanto il cavallo veniva ferrato, quando si è alzato un grido d'allarme che avrebbe fatto trasecolare chiunque non sapesse con quale diffidenza sono visti gli stranieri che entrino nelle province di Teramo o Abruzzo Ulteriore Primo. Poichè non avevamo la Carta di Passo per questa zona siamo stati fermati immediatamente e ci è stato consentito di andare avanti solo dopo che abbiamo mostrato le lettere che portavamo e ci siamo impegnati ad allontanarci dal territorio proibito al più presto possibile" (Viaggio attraverso l'Abruzzo pittoresco, p.33).


Theorèin - Giugno 2003