“Esiste qualcosa di peggio che la sensazione di perdere il proprio sé? Il teologo Paul Tillich scrisse che la radice ultima della nostra ansia è la minaccia all’essere. E tuttavia, i nostri metodi di lavoro e la continua crescita economica a spese dalla maggioranza, che non ha il potere di affermare la propria individualità, generano in molti cittadini l’inquietante sensazione di essere vincolati senza rimedio a certi lavori, quartieri, stili di vita. Soffocato così lo spirito creativo, è del tutto normale attendersi che l’anima mostri il proprio disagio ed esprima i suoi bisogni repressi scrivendo sui muri della sua prigione, qualunque forma essa assuma”.
(Tratto da Thomas Moore, l’incanto quotidiano, 1997)
Riflessione a freddo sugli incendi nelle periferie di Parigi, dove banlieues fa rima con Ricoeur
Theorèin - Gennaio 2006