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THEOREIN GROUP
Antigone Duemila

Hanno suonato

Eros Cupido: percussioni
Giustino Cupido: batteria
Mario Della Penna: tastiere
Paolo Di Marcantonio: basso
Nicola Triso: chitarre - tastiere

 

 

 

  1. Antigone Duemila
  2. Lotta
  3. Addii
  4. Del perduto amore
  5. Tragedia
  6. Creonte
  7. Tempesta
  8. Congedo

 

Guida all’ascolto

Attraverso la poesia di Jean Anouilh, dopo sette secoli, l’eroina sofoclea parla al mondo moderno con un’attualità sconvolgente. Il nodo drammatico dell’Antigone si articola intorno a due questioni fondamentali: il contrasto fra la legge morale e quella dello Stato, il contrasto fra i padri e i loro figli. Quando il sipario si leva ci troviamo di fronte una adolescente che, se non fosse per il costume di scena che indossa e il linguaggio aulico, la confonderemmo con i giovani che quotidianamente incrociamo nel nostro cammino. A guardarli bene ci trasmettono la loro fatica di “essere al mondo”, un mondo anaffettivo: strutturato sulle leggi della materia e della conservazione, un mondo votato alla pragmatica e da sempre ostile alla metafisica e all’idealismo. Antigone, poveretta lei, non si adatta a un mondo siffatto e per questo sarà condannata a morire. Il suo dramma inizia nel momento in cui, dando ascolto alle leggi del cuore, deciderà di trasgredire l’editto di suo zio Creonte e seppellire suo fratello Polinice, affinché la sua anima non sia condannata ad errare in eterno senza trovare mai riposo. Antigone disobbedisce a Creonte, simbolo del Potere e della ferraginosa macchina politica, emblema di un mondo adulto che si è “adattato” obbedendo alle leggi della conservazione… La sua morte, tuttavia, aprirà una porta sulle possibilità dell’Essere di esserci per la propria Verità.

Serenella Di Michele
Direttrice Ass. Didattica Teatrale

Il mondo moderno raccoglie l’attualità di questa tragedia greca e cerca di spiegarla musicalmente con strumenti e suoni di oggi. Bisogna trovare mezz’ora circa del proprio tempo esistenziale, chiudere gli occhi e fare silenzio attorno, e provare a viaggiare attraverso questi otto brani che compongono il lavoro di Theorein Group. C’è bisogno quindi di un ascolto nella sua interezza poiché i singoli brani non hanno un’autonomia propria ma sono legati da un unico filo conduttore. Tensione e rilassamento si alternano, si rincorrono, si sfidano, si rilanciano: è il tema di questo lavoro interpretativo. Si parte dai suoni evocativi e spaziali del prologo (Antigone Duemila) per poi passare alle fasi dure della Lotta, della contrapposizione fisica e mentale dei protagonisti che sfiniti si aprono alla via dell’abbandono, del ricordo, e al faticoso tempo degli Addii e del Perduto amore che vivono i due protagonisti Antigone ed Emone. Cala il sipario sulla prima parte del racconto e alla sua riapertura lo scenario diventa drammatico, spettrale, con l’ombra della morte che si avvicina e con essa l’esplosione rabbiosa della Tragedia. L’ingresso sulla scena di Creonte, il sovrano a cui è demandato il potere di vita e di morte, con la sua cadenza precisa e costante e il successivo perdersi nella Tempesta, con la barca alla deriva e l’equipaggio schiaffeggiato dalle onde minacciose in rivolta, si chiude la seconda parte della raccolta. Così come dopo un forte temporale o una forte mareggiata tutto si placa e restano sparsi i residui della battaglia, il rumore del silenzio domina la scena nel brano conclusivo del Congedo.

Mario Della Penna
Direttore sito Theorein.it