Condivisione
sottile
di emozioni
e silenzi
nel lungo
sonno di maggio,
una quercia
si offende
alla ronca violenta
e in segno
di sfida
fa cadere le sue foglie,
il vecchio
non parla
di violette e canzoni
seduto lui resta
sulle braccia
ormai sature.
L’aspetta
la notte
dove tutti
l’acclamano
costruirà
un altro tetto
per coprire
uno sguardo.