|
|
Titolo: Punto e virgola (La vita in corsivo)
Autore: Giorgio Cerasoli pp. 50 Euro 8,00 Edizioni Tracce - Pescara 2004 |
Conosco Giorgio dalla fine degli anni Settanta pertanto questa recensione rischia di essere, o lo è, di parte. Punto e Virgola raccoglie originali riflessioni che coprono un lungo periodo (1976-2003) durante il quale Giorgio ha espresso un felice connubio tra passione socio-politica e tensione espressiva, tra ironia e satira, facendo pervenire i suoi lucidi e spesso severi ritratti di una società, durante la stagione dell'impegno sociale, culturale e sindacale. Quando ebbi l'occasione di conoscerlo e di frequentarlo, era nel pieno di tutte queste attività, e molte volte quando i discorsi della politica si perdevano nel mare di parole, bisognava attendere le sue poche battute finali, per ristabilire subito chiarezza e concretezza sul da farsi. In queste pagine mi sono subito ritrovato, perchè raccontano un narrato di vita che partendo dal microcosmo della fabbrica, dove Giorgio è stato impiegato fino al pensionamento, si snoda attraverso le vie della città, per poi investire questioni nazionali ed internazionali, per essere poi ricondotte di nuovo nella sfera del proprio io narrato. Queste pillole di vita quotidiana sono diffuse con tono divertente, articolato, spassoso, ricco di verve, nelle cui pieghe si possono rintracciare degli insegnamenti a volte scomodi, e che richiedono serietà nel metterli in pratica. Il titolo del libro Punto e Virgola riassume molto bene il carattere e il pensiero di Giorgio Cerasoli: bisogna essere estremamente precisi, rigorosi, puliti moralmente ed intellettualmente, quando ci si occupa di cose importanti della nostra vita; a questo è legato il concetto di punto. Tuttavia non bisogna mai prendersi troppo sul serio, e questo è il posto occupato dalla virgola. Sfogliando le pagine del libro, stupisce come già accennato, questa capacità di Giorgio Cerasoli di passare con assoluta fedeltà narrativa da episodi appartenenti al proprio microcosmo ad episodi appartenenti al macrocosmo. E' il caso ad esempio della cronaca della prima passeggiata in città organizzata dall'ARCI e dall'UISP, per spostare l'attenzione all'America dei muscoli di Reagan; oppure quando si racconta dell'operaio Pietro Alfa preso dall'assemblea sindacale, per poi parlare dell'inflazione che cala secondo Craxi. Non meno valide sono le osservazioni del piccolo mondo domestico, quando dipinge un quadretto familiare dove il figlio Carletto chiede ai suoi genitori dove si trova la Polonia e questi per tutta risposta lo invitano a guardare la tv e a non fare simili domande. Non manca la solita verifica a cui ci hanno abituati da tempo immemore i nostri governanti, in questi giorni attualissima, i tempi del riflusso, il ragionier Berti Giobbe che scopre di non aver fatto mai un giorno di ritardo sul posto di lavoro, al dubbio del dottor Chichibio, all'impiegato Gianni Fanti alle prese con il parcheggio, alla supermacchina Quasidìo nell'azienda Calzature ed altro, la riunione, i piccioni albanesi, la devolution, tall al Zaatar il 29 luglio Mario Della Penna Theorèin - Luglio 2004 |