Antonella Cilento riesce in un’impresa non facile, scrivere una guida per Napoli che non somiglia a nessuna delle innumerevoli guide in commercio. Fedele allo spirito della collana contromano degli editori Laterza la Cilento traccia un’affresco di Napoli a tratti entusiasmante. Entusiasmante sia per la scrittura sia per le occasioni che ci offre per visitare una città unica nel suo genere. Una miscela di colori, sapori e vita. Vita vera che ci accompagna man mano che sfogliamo le pagine a visitare luoghi che altrimenti guarderemmo con altri occhi o che non guarderemmo affatto.
“…I dettagli, a Napoli, contano più dell’insieme.”
“…A causa del digradare della collina, i decumani napoletani sono frutto di geometria non euclidea, somigliano a una corda per panni troppo carica, alla tonda strinatura dei capelli disordinati della città, che ora c’è, ora non c’è. La testa di Napoli è nella sua pancia.”
La testa di Napoli è nella sua pancia, come scrive la Cilento, ci fa capire Napoli più di tanti trattati di sociologia o di antropologia. E aiuta a muoversi nel ventre della città con uno sguardo nuovo, sapendo, appunto che la testa di Napoli è nella sua pancia.
Il libro è strutturato in sei capitoli, quattro dei quali sono dedicati agli elementi fondamentali, fuoco (fuchèra), acqua (aquae), terra (materia) e aria (in luce et in aere), che sono introdotti da carte del territorio molto naif che aggiungono colore e calore al racconto.
Perciò la prossima volta che andate a Napoli passate prima in libreria e poi partite per un viaggio affascinante in una città che non finirà mai di stupire.
Oscar Buonamano