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I portali Vi sono pareri discordi a riguardo la datazione dei portali di S. Liberatore. Secondo Pietro Diacono (1107-1159), verso il 1080, per volontā dell'abate Desiderio, il preposito Adenulfo, aggiunse numerosi elementi architettonici al tempio e, fra questi, i tre portali. Vi č una certa somiglianza con i portali di S. Pietro ad Oratorium a Capestrano (AQ) e quello di S. Clemente al Vomano a Notaresco (TE), il che fa supporre che tutti fossero opera dello stesso gruppo di lavoro e potrebbero risalire alla fine dell'XII ed inizi XII secolo. Le decorazioni consistono in palmette allargate contornate da un tralcio che crea disegni tondeggianti a a forma di Q. Nel portale di sinistra si osserva lo stesso motivo decorativo, eseguito molto pių finemente. Le decorazioni sono racchiuse in doppie cornici che, oltre a separare i diversi elementi architettonici (stipiti, architrave e lunetta), conferiscono all'insieme un aspetto raffinato ed elegante. Leggermente diverse sono le decorazioni del portale di destra. Nell'architrave vediamo due leoni contrapposti. Nello stipite di sinistra troviamo lo stesso disegno degli altri portali mentre in quello di destra un ampio stelo di arrampica tortuoso e si dirama in foglie e fiori fino all'altezza dell'architrave. Nell'arco ritroviamo il doppio giro di palmette a pannocchia. Anche in questo portale appare evidente l'intervento di diversi scalpellini. Molto raffinato quello che ha eseguito le decorazioni della lunetta; un poco pių grezzo quello che ha curato gli stipiti. Theorčin - Novembre 2007 |