La ricerca storica fa affidamento sulle fonti, cioè su quel materiale che può essere utilizzabile ai fini della documentazione di fatti, di argomenti, o anche di personaggi. Nel corso dei secoli si è sentito il bisogno di organizzare la ingente mole di documentazione in modo sistematico, sono nate infatti delle raccolte di fonti per rispondere alle esigenze di intere generazioni di studiosi e ricercatori. Obiettivo di questi prossimi capitoli è quello di illustrare in modo essenziale lo sviluppo di tali strumenti storiografici in un arco di tempo che va dagli inizi del XVI secolo fino al XIX secolo. Si vuole dare la possibilità di comprendere quali siano state le esigenze che hanno portato a tali realizzazioni, quali le metodologie e gli sforzi approntati, quali i vantaggi che tali opere hanno offerto al campo della ricerca. E' necessario che venga superata l'idea secondo la quale, l'età moderna ha guardato al Medioevo con disprezzo. Molti sono stati infatti gli studiosi che si sono sforzati di scrivere e tramandare fonti medioevali. Dall'umanesimo in poi si è sempre guardato con interesse a questa età, sebbene con intenti e ideologie diverse. I primi umanisti presi dall'entusiasmo della riscoperta dell'età classica, considerarono con distacco a volte sprezzante la produzione medioevale, ma il ritrovamento di numerosisssimi testi contribuiva ad affievolire quell'aria di sospetto e di oscurantismo che avvolgeva questo periodo. Theorèin - Maggio 2006