PROBLEMI E METODI PER UNA RICOSTRUZIONE STORICA:
IL CASO DI FRANCESCO D'ASSISI
A cura di: Mario Della Penna
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Capitolo 27

GLI SVILUPPI DELLA STORIOGRAFIA NEI SECOLI XVI, XVII, XVIII

b) La storiografia erudita del sec. XVIII in Italia

Superata la fase polemico-apologetica, dalla seconda metà del '600 e per tutto il '700, il riferimento al Medioevo appare sostenuto da interessi più specificatamente storiografici: è il periodo della grande storiografia erudita. Sempre in questi anni infatti viene pubblicata una raccolta di testi medioevali ad opera di Giandomenico Mansi (1692-1769), arcivescovo di Lucca. Delle numerose opere erudite del Mansi, quella che gli ha procurato la più grande rinomanza è stata la grande collezione di atti sinodali dal titolo: Sacrorum Conciliorum Nova et Amplissima Collectio, pubblicata a partire dal 1759 fino al 1798 a Firenze. Il Mansi iniziò il suo lavoro con sette volumi di supplemento alla raccolta di F. Labbe, operò quindi una rifusione completa di tutto il materiale raccolto dalla quale uscirono i 31 volumi della collezione. Quest'opera è ricca di notizie anche se spesso risultano tracciate con scarso senso critico.

Ma la più importante raccolta di fonti medioevali del XVIII sec. è senza dubbio l'opera di Ludovico Antonio Muratori, (1672-1750) che dal 1723 al 1738 con i suoi collaboratori sparsi in tutta Italia, raccolse fonti narrative dal 500 al 1500 nei 27 volumi dei Rerum Italicarum Scriptores, il ventottesimo volume fu pubblicato postumo nel 1751; vi figurano cronisti come Giordane, Procopio, Paolo Diacono, vi sono edite le leggi longobarde, i Capitolari carolini, il Liber Pontificalis, quello di Agnello Ravennate, la Vita della contessa Matilde, gli annali e le cronache monastiche di Farfa, della Novalesa, di san Benedetto di Montecassino, di Subiaco, le prime storia delle Puglie, della Calabria, della Sicilia, come quelle di Romoaldo Salernitano, le preziose cronache degli Svevi e quelle più importanti regionali dei secoli XIII-XIV, fra cui quelle di Dino Compagni e dei Villani, oltre ad altre numerose narrazioni che costituiscono il nerbo della storiografia italiana. In Abruzzo il più valido collaboratore del Muratori fu Ludovico Antinori (L'Aquila 1704-1778), storico ed erudito che dedicò gran parte della sua attività alle fonti sulla storia aquilana ed abruzzese.  


Theorèin -Settembre 2006