I CATARI
Localizzazione geografica dei Catari
Dove si trovano i Catari in Italia? Il Violante ci dā qualche indicazione, anche contestata, perchč vede sempre l'origine rurale di questi movimenti religiosi.
Secondo lo studioso, i Catari si sarebbero inizialmente diffusi in campagna dove sorgono i primi vescovadi.
Il primo vescovo cataro italiano č di Concorezzo.
Il Miccoli č in disaccordo col Violante perchč la tesi dell'origine rurale dei Catari č una indebita generalizzazione di alcuni cenni sporadici, che non possono essere presi per buoni comunque e sempre. A parte questo, la cosa certa č che il luogo di predicazione per la diffusione dei Catari č la Cittā. La cittā perchč č
la sede, il cuore, del rinnovamento di idee, di mentalitā, perchč sede del vescovo diocesano, del
Comune, delle organizzazioni comunali in cui i Catari spesso si inseriscono. Infatti li vediamo senza ostacoli dialogare sempre pių in cittā. Dalla fine del XII secolo nell'Italia centro-settentrionale,i gruppi Catari sono ovunque. A Milano (secondo Matteo Pāris ambiente ricettivo di tutte le eresie), a Verona (testimoniati durante il famoso incontro tra Lucio III e Federico Barbarossa, che poi avrebbero congiuntamente promulgato la
Decretale ad Abolendam nel 1183); abbiamo testimonianze di gruppi che continuavano tranquillamente le proprie riunioni a Firenze (sede catara importante; colpita da Interdetto papale nel 1173 perchč favorisce i Catari); a Orvieto (nel 1200 Innocenzo III minaccia di privare la cittā della sede episcopale) qui dei Catari, sono eletti consoli, e sembra che sia stato eletto anche un papa cataro, una sorta di sommo sacerdote al culmine della gerarchia dei
perfecti. E' stato detto che probabilmente molte aggressioni da parte dei comuni italiani contro la gerarchia ecclesiastica sono motivate da iniziative catare o perchč i consoli fossero catari, o perchč fossero collegati con essi. Questa infezione ereticale, spiega il perchč della durezza della condanna dei papi. Per esempio, consideriamo due papi nati in cittā comunali imperiali: Alessandro III č
senese, per anni č stato alleato dei Comuni italiani contro l'Impero, cambiando alleanza (a favore dell'Impero) quando si rende conto che i
Comuni sono infestati da eretici. Lucio III č lucchese, porta alle estreme conseguenze la politica antieretica di Alessandro III perchč la situazione nelle cittā comunali era ormai senza controllo.
Malgrado i tentativi di scalzare i ganci del Comune, i Catari restano inseriti, in tutto il
Duecento nelle lotte tra le cittā comunali. Li troviamo alleati spesso dei Ghibellini, talora con incarichi importanti nel
Comune, e questo spiega perchč Federico I e poi Federico Barbarossa tenteranno, con modi bruschi, di perseguitare gli eretici, le autoritā pubbliche che proteggono gli eretici, i Catari. E questo non tanto per spirito religioso ma per volontā di inserirsi nell'interno del
Comune. (Perchč i Catari sono Ghibellini? Una caratteristica dei Catari č quella di avere un grande senso pratico che va al di lā dei loro ideali, quindi si adattano all'ordine costituito, mimetizzandosi all'interno della situazione che trovano. Quindi talora sono
Ghibellini, ma non sempre).
Un altro carattere tipico dei gruppi catari č la grande mobilitā, la vita itinerante che essi conducono. Su questo insiste molto il Violante;
da qui la scelta di un mestiere adatto che poteva essere di tessitori, artigiani del cuoio, borsai, venditori che seguivano fiere. Questa mobilitā consente incontri e visite periodiche, per esempio dei sacerdoti e vescovi
perfecti nelle case dei loro simpatizzanti (borghesia e nobili) che visitano periodicamente per predicare e per fare conversioni (proselitismo) ma anche per fare dibattiti. Questo č singolare: dibattiti con i cattolici o con i Valdesi in una cittā comunale si organizzava un dibattito tra un valdese, un cataro e un cattolico. Non sempre i cattolici avevano la meglio perchč i Catari erano agguerritissimi, addestrati anche in scuole catare e quindi estremamente pericolosi.
Theorčin - Settembre 2006