Gli stati centrali forti: formazione di classe e commercio internazionale.
Il Cinquecento, sottolinea Wallerstein, non si è trattato di una grossa trasformazione a livello politico né qualitativamente, né quantitativamente. Il cambiamento fondamentale si ebbe nella distribuzione geografica dell'industria. Cita John Nef che distingue tra Italia settentrionale, Francia e Svizzera da una parte, e dall'altra l'Europa "settentrionale" (Inghilterra, Repubblica olandese, Svezia, Danimarca e Scozia). Scrive Nef:
«Nella [prima] zona si verificò un notevole sviluppo dei prodotti dell'industria artistica e di beni di lusso, un forte sviluppo dell'arte e dell'artigianato, ma un aumento lieve della produzione delle industrie pesanti, e quindi un mutamento non significativo nel volume della produzione. Nella [seconda] si verificò un'espansione senza precedenti delle industrie pesanti e quindi della produzione».
Wallerstein nota che l'industria tessile inglese aveva due caratteristiche importanti per la nascente economia-mondo: era sempre più un'industria rurale in Inghilterra, e spingeva il Paese a cercare vasti mercati per l'esportazione. Vediamo quali sono le caratteristiche dell'Inghilterra rispetto agli altri Stati. Per prima cosa la riforma dall'alto, poi di fatto è uno Stato unificato saldamente in mano al sovrano, è uno Stato di fatto protetto, come il Giappone, essendo un'isola. La creazione di una burocrazia specialmente ad opera di Enrico VIII consente di mettere insieme un sistema di esazione fiscale. Questo si verifica solo all'inizio, mentre successivamente questo sistema andrà in crisi nel momento in cui ci sarà lo scontro fra Giacomo I ed il Parlamento, che userà come arma contro il sovrano il far venire meno le risorse fiscali. Enrico VIII organizza un nuovo modo di amministrare le finanze, la centralizzazione dell'amministrazione sotto il Primo ministro, l'organizzazione del Consiglio privato con funzioni di coordinamento, la razionalizzazione del gruppo di famiglie e servitori al servizio del sovrano. Prendiamo in esame le ipotesi riguardo a ciò che avvenne nella proprietà terriera. La profonda crisi economica che sconvolse l'Europa dal 1540 al 1560 circa, fu particolarmente grave in Inghilterra. Questo fu uno dei fattori che rese possibile la confisca dei monasteri e di altre proprietà ecclesiastiche. Poi la corona vendette la maggior parte delle sue proprietà. La seconda ipotesi riguarda la trasformazione della proprietà della terra. Ma quale era la classe sociale di chi controllava la terra? Non si tratta di un problema semantico, anche se la semantica ha un suo ruolo. Questo processo mette in crisi la struttura tradizionale tipica della società europea. Un struttura basata sulla classificazione giuridica dei soggetti. Aristocratici, non aristocratici e gli ecclesiastici. In Inghilterra accade che l'economico vince sul giuridico, ossia che la classificazione dei soggetti all'interno della società viene definito in base al loro ruolo economico. Vi sono du forze nell'Europa del Cinquecento che minano alla vecchia struttura socio-giuridica: il crearsi da un lato di un sistema di commerci internazionali e dall'altro la grande disponibilità di terra. Scrive Cooper:
«I Pari sono un gruppo di individui che godono di una condizione definita legalmente di cui beneficia soltanto un membro maschile di ciascuna famiglia. In questo modo i figli cadetti dei Pari ed i loro discendenti, secondo la classificazione del professor Tawbey, appartengono alla gentry. I grandi proprietari terrieri, quando potevano erano in genere prodighi di denaro o di terra con i loro figli più di quanto si pensa
(...) Tale comportamento influenzò certamente la distribuzione della proprietà (...) La gentry non proveniva solamente dai ceti superiori come i Pari, ma anche da quelli inferiori
(...) Inoltre i gruppi sono differenti sotto un altro aspetto: i Pari sono un gruppo rigorosamente definito attraverso la condizione legale, mentre la gentry non è definibile in tale maniera. Essa è classificata dalla ricchezza ed in certa misura dallo stile di vita. Anche se dopo il 1603 si vendevano i titoli nobiliari, l'accesso alla nobiltà non fu mai semplicemente dato dalla ricchezza e dallo stile di vita».
In questa citazione sono concentrati una serie di elementi nodali. Prosegue Wallerstein: "Da chi era composta dunque la gentry? Essa non è (ancora) al livello dei Pari, ed è qualcosa di più della yeomanry". Cosa significa essere un yeomanry? Significa essere ad un livello più basso della gentry, ma avere un comportamento sostanzialmente simile. La yeomanry è socialmente più omogenea di quanto sia la gentry ma verrà duramente colpita dalla rivoluzione industriale. Wallerstein osserva che la gentry non era soltanto una classe in formazione, ma anche un concetto in formazione. Scrive Christopher Hill:
«Dobbiamo certamente partire dal fatto che la gentry non era una classe economica. Essa era una classe sociale e legale; era invece divisa sul piano economico ...alcuni yeomen entrarono a far parte della gentry, altri furono declassati. Alcuni Pari accumularono grandi proprietà; altri si trovarono sull'orlo della bancarotta».
Ancora Wallerstein:
« Il termine gentry cominciava ad indicare un gruppo di uomini che avevano tutti lo stesso rapporto con i mezzi di produzione: erano proprietari di terra alienabile che producevano per il mercato».
E continua:
« La diversità di reddito non dimostra che un gruppo non sia una classe».
La guerra civile inglese può essere considerata, almeno in parte, la ribellione della semplice gentry supertassata contro una corte rinascimentale.
Theorèin - Aprile 2008
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