A cura di: Romina Officioso

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Titolo: Abracadabra
(in copertina Osvaldo Licini, La grande amica n.2,1950)
Autore: Luciano De Angelis
pp 86
Prefazione a cura di Plinio Perilli
Postfazione a cura di Cinzia Donatelli Nobile
Euro 11,00
Edizioni Tracce
(Pescara 2003)
Collana: Anamorfosi

Abracadabra è una raccolta di poesie divisa in sei sezioni, tutte introdotte da un titolo e ornate da una diversa immagine pittorica in bianco e nero.
Si tratta di un’autentica lirica, espressione dell’io narrante del poeta che percepisce forte la vera natura dicotomica dell’esistenza umana derivante dall’inconsistenza della nostra interiorità e dalla presenza tangibile della corporeità fisica.
Attraverso un percorso itinerante, l’autore palesa, in diverse occasioni, la sua inquietudine di vita,

... e allora
corri
per non pensare
corri allora
senza fermarti

le sue nostalgie più recondite,

... angosciosi si accendono
quando mi fermo
i flashbacks
di una lunga avventura

ma soprattutto la necessità di vivere della semplicità delle cose, semplicità che parte dall’uso della parola...

la chiave
di un linguaggio diverso
senza giochi d’artificio
scheletrico
ma che illumini come una torcia
il buio dell’anima...

e prosegue nella critica all’attuale tipo di esasperazione tecnologica vigente nel nostro tempo, prettamente finalizzata alla continua innovazione delle cose.
L’autore, pur vivendo il depauperamento del proprio essere e il marasma dei sentimenti,

...con la faccia spalmata
contro
la trasversalità della notte
(tutti i gatti a quest’ora sono neri)
ascolto il battito del tergicristallo
sincronizzarsi
col ritmo del mio cuore...

ritrova, attraverso il cammino poetico, nuovo respiro nella natura.
Ricorrenti sono le metafore fitomorfiche e naturalistiche

... nel cavo tronco che sento oggi
all’interno
levigato
come ciottoli del torrente
e all’albeggiare dei sensi.

che echeggiano tratti della poesia simbolista di fine Ottocento e declamano l’inscindibilità dell’uomo dalla natura.
La semplicità e la natura, quindi, vie di uscita dalla routine moderna spesso soffocante e insulsa che procede a grandi balzi e schiaccia i veri e reali bisogni insiti nell’uomo.
Abracadabra è la decodificazione del malessere interiore dell’uomo del nostro tempo, una condizione che il poeta coglie nella lettura della vita e che unisce la sensibilità di molti. Ma nonostante la profonda visione apocalittica della realtà, il poeta coglie l’elemento di speranza che accompagna la nostra esistenza

...mi riconosco nell’ansia sempre mi riconosco
di mettermi alla prova
nell’ansia mi riconosco di conoscere ancora
nella voglia di vivere
pericolosamente
mi rifinisci
ognora.

Romina Officioso


Theorèin - Maggio 2004